domenica 27 novembre 2011

Brevetto Europeo: una realtà entro fine anno?

Il Comitato "Legal Affairs" del Parlamento Europeo ha ricevuto l'incarico di definire gli ultimi dettagli del Brevetto Unico Europeo entro dicembre 2011 e di presentarlo al Consiglio*.
Il Brevetto Unico Europeo dovrebbe ridurre i costi di brevetto per le aziende dell' 80%, rendendo l'Europa più competitiva sul mercato globale e evitare le confusioni legali attualmente presenti a causa delle tante leggi nazionali sul brevetto.

I parlamentari coinvolti sono: B. Rapkay (S&D, Germania), R Baldassarre (EPP, Italia) e K. H. Lehne (EPP, Germania), nominati "rapporteur" nella creazione della bozza da presentare al Consiglio Europeo.

Tra i punti ancora aperti vi è quello della distribuzione delle tasse che le aziende pagano per ottenere un brevetto (a chi vanno? Ufficio Europeo Brevetti?, Stati Membri?) e quello delle lingue.
Il Brevetto Unico Europeo potrà essere presentato in qualunque lingua nazionale, però dovrà essere tradotto in seguito nelle tre lingue ufficiali (francese, tedesco inglese). R. Baldassarre ha richiesto una clausola speciale per le piccole imprese che include il rimborso spese ed altre facilitazioni.

Un altro punto aperto è quello di unificare le tante interpretazioni legali che ciascun stato europeo dà alla normativa sul brevetto. Lo scopo ultimo infatti è quello di decentralizzare e definire procedure e leggi chiare e univoche sul Brevetto Unico Europeo.

Spagna e Italia hanno deciso di restare fuori dal Brevetto Unico Europeo, però potranno entrarvi in qualunque momento in seguito.


*Forte: European Parliament, A step closer to an EU patent, Legal Affairs, 22-11-2011; Egovmonitor.com; Europolitics, 22 Nov. 2011.

mercoledì 1 giugno 2011

Nuovo sito dell'Ufficio Brevetti cinese

L'Ufficio Brevetti Cinese (SIPO) ha cambiato URL. Il nuovo sito cinese in lingua inglese offre un motore di ricerca brevetti gratuito e un traduttore inglese-cinese dei brevetti trovati.
Il servizio di ricerca brevetti cinese ha due possibilità: ricerca per parole o per campi brevetti (ad esempio il numero della domanda brevetto, del documento prioritario, nome inventore, titolo brevetto, ecc...).
Una volta trovato un brevetto interessante (Figura 1) si può ottenere una traduzione automatica in lingua inglese cliccando sul "Machine translation" (Figura 2). Questo genera una traduzione automatica delle rivendicazioni del brevetto. E' possibile tradurre anche la descrizione del brevetto.

Figura 1

Figura 2

martedì 29 marzo 2011

L'invenzione: Petrolio dai batteri

Dei ricercatori dell'università del Minnesota hanno sviluppato un'invenzione che permette di produrre petrolio usando batteri, energia solare e il CO2*.

Il governo americano ha già finanziato il progetto di Janice Frias con 2,2 milioni di dollari. L'inventore, che ha terminato in gennaio il suo dottorato di ricerca, ha sviluppato un metodo che sfrutta dei batteri per trasformare gli acidi grassi in chetoni, composti organici che possono essere trasformati in benzina.
Il batterio Synechococcus converte il CO2 in zucchero e successivamente il batterio Shewanella produce idrocarburi. Questa invenzione permette di trasformare il CO2, responsabile dell'effetto serra, in petrolio. L'invenzione, finanziata dal dipartimento per energia americano, è già protetta da brevetto. Non vi sono ancora dei brevetti concessi, ma molte domande di brevetto che proteggono nei dettagli l'invenzione rivoluzionaria.
Infatti ci aspetta che le riserve petrolifere dovrebbero durare al massimo 50 anni. Con questa invenzione invece, non solo ci si potrà liberare dai carburanti fossili, ma anche ridurre il CO2 nell'atmosfera.


*Fonte: www.infohightech.com

giovedì 10 marzo 2011

Brevetto Unico Europeo approvato senza Italia e Spagna

Il Consiglio UE ha avviato la cooperazione rafforzata per la creazione di un brevetto unico europeo (25 voti su 27).
Non è ancora chiaro come questo potrà essere realizzato in accordo con l'opinione della Corte di Giustizia. Per il momento, è stata solo messa un ulteriore pietra miliare ad un progetto iniziato negli anni '70, con la realizzazione dell'Ufficio Europeo Brevetti.
Si tratta di un chiaro segnale a voler ottenere a tutti i costi un brevetto meno costoso, che aiuti l'industria europea ad essere più competitiva contro nuovi colossi economici quali la Cina, ad esempio.

Per gli industriali italiani, resta comunque la possibilità di presentare domanda di brevetto unico europeo, solo come stranieri, cioè dall'esterno. Tuttavia l'esclusione dal "gruppo", ha lo svantaggio di non poter partecipare come Governo e rappresentare l'industria italiana nelle decisioni importanti ad esempio su cosa brevettare col Brevetto Unico Europeo (ad esempio: biotecnologie o software)*.

* Fonte: Rainews, die Welt Online

Brevetto UE: La Corte di Giustizia dà ragione all'Italia

La soluzione trilinguistica del brevetto europeo è stata dichiarata incompatibile con i trattati UE. Lo dichiara la Corte di Giustizia Europea.

In questo momento la Commissione Europea è riunita (Competiness Council) per discutere una soluzione alternativa.
Sembra che la Commissione, pur obbligata a seguire una decisione della Corte di Giustizia, stia comunque cercando "soluzioni legali alternative", cioè di eludere in qualche modo la decisione.

domenica 6 marzo 2011

Sunyu: ricerca brevetti dal cellulare

Sei in viaggio e non sai come leggere un brevetto online dalle banche dati brevetti?
Da oggi la ricerca brevetti è possibile anche dal cellulare.

L'azienda cinese Sunyu Information Technology ha sviluppato una applicazione per Iphone, Ipad o Android, che permette di consultare i brevetti online. I metodi di ricerca sono i soliti: per parole chiave (nell'estratto) o tramite la classificazione internazionale.

I brevetti consultabili online sono ovviamente quelli cinesi. Tuttavia non è difficile usare l'applicazione per ottenere liste di brevetti americani, giapponesi, coreani e europei (incluso la svizzera).

giovedì 3 marzo 2011

L'invenzione: trasformare plastica in benzina

La ditta giapponese Blest ha inventato e brevettato un apparecchio di piccole dimensioni per trasformare i sacchetti di plastica (oppure le bottiglie usate) in benzina.
Il brevetto giapponese illustra un sistema per fondere la plastica, catalizzare i vapori e raffreddarli in modo da recuperare il petrolio usato per produrre la plastica.

Finalmente l'invenzione che risolverà tutti i problemi?


Fonte: Espacenet

mercoledì 2 marzo 2011

Video: leggere i brevetti da Espacenet

Il seguente video illustra come usare la banca dati brevetti ESPACENET. In particolare spiega come visualizzare direttamente i disegni dei brevetti (mosaics).

martedì 1 marzo 2011

Perché tanti brevetti dalle Università cinesi?

In Foto: Hong Kong
Secondo una ricerca del Prof. Peter Williamson, della università di Cambridge, il 23% delle domande di brevetto sono cinesi, contro il 7% provenienti dalle università americane.

Perché gli accademici cinesi brevettano così tanto?

Di certo questo è un segnale che la Cina sta trasformandosi: da una economia manifatturiera, che si limitava a produrre prodotti occidentali a basso costo, ad una economia regolata dalla innovazione.

Secondo Michael Lion della Mark & Clerk di Hong Kong, i motivi principali sono però altri, in particolare due:
  1. Brevettare non costa nulla. Il governo cinese infatti sovvenziona le università che brevettano.
  2. Le università sono classificate per numero di brevetti. Maggiori sono le domande di brevetto presentate da una certa università e migliore essa è considerata. Addirittura sembra che nel mondo accademico cinese un brevetto valga più di una pubblicazione (un brevetto = 3 pubblicazioni). E' chiaro quindi che i professori in carriera cerchino di brevettare il più possibile.
Concludendo il blog IP Kat* commenta questo fenomeno dal punto di vista politico: secondo l'autore del blog, il generale aumento di brevetti cinesi, sono il frutto di una pressione politica cinese desiderosa di mostrare al mondo un aspetto diverso della Cina odierna, non più contraffattrice, ma promotrice e interessata a tutelare la proprietà intellettuale.

*www.ipkitten.blogspot.com

domenica 27 febbraio 2011

Needle: motore di ricerca multiplo

Fonte figura: http://keros.inl.gov/main
Needle è un motore di ricerca che opera simultaneamente in più database.
Sviluppato dalla Idaho National Laboratory (INL), è gratuito (ma non sempre le pubblicazioni) e ideale per chi vuole svolgere una ricerca d'anteriorità brevetti.
Ad esempio, volendo fare una ricerca dello stato dell'arte sull'argomento "legno liquido", basta digitare nel sistema il termine corrispondente in lingua inglese:
  • Liquid wood
e come si vede dalla figura, Needle ha trovato circa 344 documenti (non necessariamente brevetti).  Non sono poi così tanti, Google trova oltre 7 milioni di risultati per la stessa ricerca. Però al contrario di Google, si tratta per lo più di documenti scientifici, provenienti da università e centri di ricerca.
Infatti Needle opera tra le seguenti banche dati:
  • National Nuclear Archiv
  • OCLC WorldCat
  • OSTI Information Bridge
  • OSTI Energy Citations
  • OSTI Conference  Information
  • OSTI Geothermal
  • OSTI Freedom
  • OSTI Hydropower
  • OSTI DOE Patents
  • Google
  • Wikipedia
  • Yahoo!
  • Bing
  • PubMed

sabato 19 febbraio 2011

Inventore sconfigge multinazionale

Talvolta gli inventori non si lasciano scoraggiare neppure se hanno come avversario una multinazionale come L'Oréal.

Nel 2001 un inventore tedesco, Friedrich Maindok, fondò una società, la MY DOC GmbH, con sede a Dortmund, per produrre e vendere nuovo tonico per capelli. Nel 2005, dopo anni di lavoro in collaborazione con dermatologi, per lo sviluppo dell'invenzione,  ottenne il brevetto europeo dall'Ufficio Europeo Brevetti. Sembrava che tutto andasse per il meglio, quando, un giorno prima della scadenza dei termini per presentare opposizione al brevetto*, l'Oréal di Parigi citò in giudizio l'invenzione protetta da brevetto.

Il mandatario di Maindok non si lasciò intimorire: abbiamo ottenuto il brevetto e lo manterremo. Anche l'inventore, spaventato ma orgoglioso che una azienda così famosa si occupasse di lui, decise di non arrendersi. La causa, durata 6 anni, ha portato l'inventore neo-imprenditore quasi sul lastrico: 400.000 € di spese giudiziarie, senza tener conto che nessuna impresa era disposta in quel periodo a vendere o produrre la sua invenzione poiché v'era una causa aperta sul brevetto.

Il 16 gennaio del 2011 è arrivata la sentenza del tribunale dell'Ufficio Europeo Brevetti: l'inventore ha avuto ragione sul gigante. Ora non gli resta che commercializzazione della sua invenzione in tutto il mondo**.
*nove mesi dalla data di pubblicazione del brevetto.
** www.wallstreet-online.de

venerdì 18 febbraio 2011

Il Parlamento Europeo approva il brevetto UE

Il Parlamento europeo ha votato in favore al brevetto unico europeo (471 voti a favore, 160 contrari e 42 astenuti). La decisione finale spetterà ora al Consiglio che si riunirà il 9-10 marzo e voterà la decisione durante Consiglio dei ministri europei sulla competitività*: non ci si aspetta se non una formale conferma di quanto già deciso in Parlamento.
Italia e Spagna sembrano dunque isolate dal processo di cooperazione rafforzata sul brevetto UE. Resta però una speranza: l'8 marzo, un giorno prima della riunione del Consiglio,  la Corte di Giustizia Europea si pronuncerà sulla legalità del brevetto europeo trilingue.

Esiste già una conclusione dell'Avvocato generale contraria al brevetto UE, in quanto non compatibile coi trattati UE. Secondo la rivista EurActiv, la corte di giustizia europea segue all'80% le conclusioni dell'Avvocato generale. Se questo è il caso, il brevetto europeo sarà bloccato evitando l'esclusione dell'Italia da un brevetto unico europeo.
Per evitare di fermare ancora una volta il processo, che danneggia da decenni tutte le aziende europee, i parlamentari europei potrebbero invece proporre un brevetto unico nella sola lingua inglese.
Una soluzione non solo sostenuta da Italia e Spagna, ma anche più economica e semplice a vantaggio dell'industria europea.

Ricapitolando:
  • 15 febbraio 2011: il Parlamento Europeo approva la cooperazione rafforzata sul brevetto UE
  • 8 marzo 2011: la Corte di Giustizia Europea deciderà sul regime giurisdizionale del brevetto UE
  • 9-10 marzo 2011: il Consiglio UE si pronuncerà sul brevetto UE
* Fonti: www.pharmatimes.com, EurActiv

sabato 12 febbraio 2011

Come vendere un'invenzione senza farsi truffare

Pensi di aver avuto un'idea geniale per un nuovo prodotto o servizio?
Non sei il solo.

Ogni anno migliaia di persone in tutto il mondo cercano di sviluppare e mettere sul mercato invenzioni nuove.
Alcuni cercano di vendere la loro invenzione a qualche produttore che potrebbe acquistare l'invenzione in cambio di royalties. Purtroppo trovare queste aziende è difficile. Per questo motivo ogni anno migliaia di inventori si rivolgono a delle imprese specializzate nel promuovere nuove idee.
Alcune di queste sono state anche presentate in passato in questo blog.
Talvolta, purtroppo, gli inventori pagano queste società per sviluppare, brevettare e vendere la loro invenzione... ma non sempre queste lavorano a vantaggio del loro cliente. Persone senza scrupoli e società poco serie si approfittano dell'entusiasmo dell'inventore in cerca di potenziali compratori

Siccome questo fenomeno è molto diffuso negli USA, l'associazione consumatori americana ha pubblicato una brochure* per proteggere gli inventori da questi abusi. Il testo, riassunto qui brevemente, spiega come vendere un'invenzione:
  • Molto spesso le società che aiutano gli inventori a vendere, s'offrono di valutare l'invenzione gratuitamente, vantando contatti privilegiati con aziende produttrici che potrebbero acquistare il brevetto in seguito. In tal caso, chiedete quali sono le aziende che potrebbero comprare la vostra invenzione e verificate di persona se esiste un reale contatto tra la società e l'azienda promotrice. 
  • Molte ricerche di mercato sull'invenzione, svolte da queste aziende, sono fasulle e "positive". Ricordate che le aziende americane serie non chiedono mai anticipi in denaro per promuovere la vostra invenzione, ma solo dopo, in caso di successo. Se una società di promozione è entusiasta delle vostre invenzioni e sul suo potenziale di vendita, ma vuole un congruo anticipo, meglio cambiare partner.
  • La brochure inoltre informa inoltre sulla legislazione americana che protegge gli inventori che si rivolgono a questo tipo di società (The American Inventors Protection Act del 1999) che però non ha alcun valore in Italia. Inoltre negli USA è possibile denunciare il truffatore in un apposito reparto dell'Ufficio Brevetti Americano (USPTO).
Altri consigli utili:
  • Chiedere sempre le referenze: inventori soddisfatti del servizio (attenzione ai testimoni fasulli!)
  • Controllate se il contratto coincide con quanto accordato oralmente.

*Federal Trade Commission (FTC); FACTS for Consumers, Invention Promotion Firms, Ottobre 2003.

venerdì 4 febbraio 2011

Brevetto EU: l'Italia protesta

Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, si è opposto alla decisione dell'EU di creare un brevetto europeo senza l'Italia.
In una lettera al presidente del summit EU, Herman van Rompuy, e al presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, scrive che è necessario raggiungere un accordo tra tutti i 27 paesi membri, per evitare sbilanciamenti e distorsioni nel mercato interno*.
La lettera, datata 28 gennaio 2011, esprime la posizione dell'Italia riguardo il summit di venerdì sulla politica energetica e innovazione.
La maggior parte degli stati membri concordano sul brevetto comune trilingue, tuttavia l'Italia, appellandosi alla opinione (negativa) della corte di giustizia europea sulla legalità del progetto, potrebbe bloccare il processo.

*fonte: www.earthtimes.org

giovedì 3 febbraio 2011

Video: Pantros IP, come usare i brevetti

Il seguente video (in inglese) presenta Pantros IP, una società che svolge ricerca e analisi brevettuale per le aziende. Sebbene sia la pubblicità dei servizi offerti, spiega molto bene l'importanza della ricerca brevettuale, come farla, e dei vantaggi da essa derivati per una azienda.



mercoledì 2 febbraio 2011

L'Ufficio Brevetti Giapponese cambia logo

Per festeggiare i 125 anni di attività, l'Ufficio Brevetti Giapponese (JPO) cambia simbolo.
La "j" è stata stilizzata per rappresentare un omino, simbolo dell'attitudine dell'Ufficio brevetti ad ascoltare gli inventori e a prestare loro un servizio di alta qualità. L'ovale azzurro invece raffigura l'intelligenza e il sistema brevettuale che sta diventando sempre più globale.

domenica 30 gennaio 2011

Brevetta il brevetto

Fonte figura: Espacenet
Il brevetto americano US 2008/0221912 rivendica come invenzione un metodo per brevettare.
Scrive l'inventore: "E' noto che i brevetti garantiscono il monopolio su di un'invenzione in genere della durata di 20 anni. [...] Un brevetto molto popolare è il brevetto europeo, concesso dall'Ufficio Europeo Brevetti [...] che viene pubblicato 18 mesi dopo la presentazione della domanda. [...] Sarebbe molto utile ritardare la data di pubblicazione e mantenere l'invenzione quanto più a lungo segreta."
L'inventore risolve il problema brevettando un brevetto "sottomarino" (submarine patent). Questo consiste nel inviare una domanda di brevetto all'Ufficio Europeo Brevetti, aspettare un mese, inviare una divisional identica al brevetto originario e non pagare le tasse per il brevetto iniziale, che decadrà.
Secondo l'inventore, ripetendo questa operazione ogni mese si potrà ritardare la pubblicazione del brevetto. Bisognerebbe sapere cosa ne pensano a proposito i funzionari dell'Ufficio Europeo Brevetti.

sabato 29 gennaio 2011

Più brevetti all'Ufficio Europeo Brevetti

L'EPO (Ufficio Europeo Brevetti) ha annunciato mercoldì scorso un aumento di domande di brevetto del 10%*. Secondo le statistiche il 39% delle domande di brevetto sono europee. Un analoga crescita è stata registrata per i brevetti concessi: +11%.

I dati sono promettenti, tuttavia il numero di domande di brevetto sono ancora inferiori a quelle registrate nel 2008, scrive Joff Wild nel suo blog**.
In generale tutti gli uffici brevetti hanno registrato un'aumento di domande di brevetto nel 2010, rispetto il 2009.

* 10% up - patent applications at the EPO on the rise again, EPO Press releases, 26 gennaio 2011.
** J. Wild, More filing means more money in the EPO's coffers, Blog Intellectual Asset Management

lunedì 24 gennaio 2011

VIPOS aiuta inventori e piccole imprese a brevettare

Fonte foto: VIPOS
VIPOS, (Virtual Intellectual Property Officer Services), è un sito web irlandese, sviluppato dalla società irlandese PatentNav, che da consigli su come brevettare un'idea. Come dice il nome, si tratta di un avvocato virtuale che aiuta nella procedura, risparmiando i costi di un brevetto. Si propone infatti come strumento "fai da te" per brevettare da soli.
Chi si abbona al sito (€ 2000,- all'anno), potrà presentare in Irlanda o Gran Bretagna domanda di brevetto, registrare marchi o chiedere consulenza strategica su come brevettare, senza l'aiuto di un mandatario. Sembra siano offerte anche ricerche sullo stato dell'arte.

domenica 23 gennaio 2011

Brevetti: la Francia è in ritardo

Le imprese francesi sono in ritardo rispetto ai concorrenti stranieri nei brevetti internazionali. Lo scrive l'autorevole quotidiano francese, France soir*, sottolineando che mentre la società americana IBM a presentato in un anno 5900 brevetti internazionali (PCT), il gruppo PSA solo 1000.

Nessuna delle prime 50 aziende che hanno brevettato di più nel 2010 infatti sono francesi. Un vero colpo all'orgoglio nazionale transalpino. Una statistica dell'Ufficio Europeo Brevetti dichiara inoltre che chi deposita più brevetti europei sono gli americani, seguiti da tedeschi e giapponesi, mentre i francesi si contendono una quota di appena il 6,6% del totale. Un po' poco per un paese la cui lingua è ufficiale all'Ufficio Europeo Brevetti. Come spiegare questo declino?

Secondo l'articolo francese questo è dovuto al ritardo tecnologico dei francesi nel campo dell'elettronica, uno dei campi in cui si brevetta maggiormente negli ultimi anni. Inoltre in Francia non vi sono molte multinazionali, ma solo piccole e medie imprese che non posso permettersi il lusso di investire nei costosi brevetti europei.
Un altro problema è la scarsa cultura brevettuale in Francia. Gli europei, in generale, non sanno ancora dell'importanza dei brevetti per contrastare la concorrenza, specie nelle nuove tecnologie.
Per colmare il ritardo il governo francese si propone di aiutare le piccole e medie imprese nella preparazione dei brevetti, per aiutarli a cambiare mentalità. Purtroppo si può migliorare solo lentamente, dice Frédérc Lacave, specialista di brevetti al ministero dell'Industria francese. I brevetti francesi negli USA erano nel 2002 lo 0,36%, oggi sono 1,66%. Un piccolo passo è stato dunque fatto.

* La France en panne de brevets, France soir, 20 gennaio 2011.

sabato 22 gennaio 2011

Brevetti in pratica: esempio di ricerca brevetti

Brevetto GB 2,447,086**
Supponiamo* di aver inventato una batteria per cellulare che si carica col movimento e di voler brevettare la nostra invenzione. Sappiamo che, prima d'investire, conviene controllare se la nostra invenzione non sia stata brevettata prima.

Riassumendo: la nostra invenzione: un cellulare la cui batteria si carica, con l'energia cinetica, ad esempio col movimento della mano.

E' un'invenzione nuova? E' già stata brevettata? Come trovare il brevetto?
Dalla banca dati brevetti Espacenet svolgiamo una ricerca brevetti usando le seguenti parole chiave:
  • mobile*, cell*, phone
    kynetic*, mov*, walk*, run*
    charg*, recharg*
In particolare, combinando in Espacenet le parole chiave  "mobile phone" charg* mov* troviamo il seguente brevetto inglese: GB2447086 pubblicato il 3 settembre 2008. Si tratta di una caricatore di batterie per cellulari o lettori mp3 e si carica col movimento, ad esempio camminando.
Esistono altri brevetti simili cinesi e coreani. Inoltre da Google ricerca per immagini, (parole chiave: mobile phone piezoelectric charger) scopriamo che l'invenzione è già in vendita.

*Fonte: IPR-Helpdesk Bulletin
** Fonte: Espacenet

giovedì 20 gennaio 2011

Brevetto Europeo senza l'Italia?

A seguito di opposizione di Italia e Spagna, l'Unione Europea si propone di andare avanti nel progetto di un brevetto unico senza questi due paesi. Lo ha confermato anche il presidente dell'Ufficio Europeo Brevetti*.

La Commissione Europea ha proposto di andare avanti comunque grazie ad un escamotage legale, la procedura della "cooperazione rafforzata". La Cooperazione rafforzata viene usata raramente nell'EU e consiste nel realizzare degli obiettivi dell'Unione, senza coinvolgere la totalità degli Stati membri, cioè escludendo gli Stati contrari. Un esempio di cooperazione rafforzata è ad esempio l'Euro, con la quale si è potuto realizzare l'obiettivo della moneta unica, nonostante l'opposizione della Gran Bretagna.

Questo porterebbe alla realizzazione di un brevetto unico senza l'Italia. Che cosa vuol dire per le aziende e i centri di ricerca italiani? Le conseguenze saranno che l'Italia non verrebbe inclusa nella domanda di brevetto col "nuovo brevetto europeo". In altre parole, gli inventori italiani, desiderosi di brevettare in Italia resteranno confinati alle due soluzioni tuttora in vigore: il brevetto italiano, che tutela un'azienda solo in Italia, oppure il vecchio brevetto oggi rilasciato dall'Ufficio Europeo Brevetti, molto più costoso e (comunque) in una delle tre lingue ufficiali dell'Ufficio Europeo Brevetti: tedesco, francese o inglese.

I motivi per i quali gli stati europei spingono ad un nuovo brevetto comune sono i seguenti:
Il deposito di una domanda di brevetto in Europa è un'operazione costosa e complicata e di conseguenza riservata alle società che dispongono di grossi capitali, ha detto Michel Barnier, commissario europeo per il mercato interno e i servizi. La situazione attuale è inaccettabile: a causa dei costi elevati gli inventori in media convalidano e tutelano i loro brevetti soltanto in 5 dei 27 stati membri dell'UE. Gli inventori europei non possono permettersi ulteriori ritardi. Ecco perché la Commissione propone che alcuni Stati membri possano proseguire il cammino verso un sistema comune di tutela dei brevetti e spero che col tempo tutti gli Stati membri aderiranno al nuovo sistema**.

Al seguente Link troverete tutte le informazioni sul brevetto europeo e lo stato d'avanzamento dei lavori.

* L'ENA, L'Europe a été capable de s'unir dans le domaine des brevets, Nr. 407, Dicembre 2010
** Press release IP/10/1714

mercoledì 19 gennaio 2011

Boom di brevetti sulle Nanotecnologie in Cina

Cina sempre più avanti anche nel settore delle nanotecnologie. L'articolo* francese "Magazine asie" rivela che i brevetti cinesi in questo campo sono passati dai 4600 del 2005 ai 12000 del 2009.
I brevetti non sono che la conseguenza degli investimenti del governo cinese mirati a sviluppare questo settore: più di 5 miliardi di yuan (760 milioni di dollari) tra il 2006 e il 2010, coi quali sono stati aperti tre centri di ricerca nazionali sulle nanotecnologie.

*Magazine Asie, Boom des nanotechnologies en Chine, 13.01.2011, www.paperblog.fr

martedì 18 gennaio 2011

Inventori vittime di truffatori di brevetti

Gli inventori olandesi sono stati truffati di migliaia di euro. Leggendo sulle banche dati online i brevetti pubblicati dall'ufficio brevetti olandese, è possibile infatti conoscere se e in quali stati sarà richiesto un brevetto relativo l'invenzione appena brevettata in Olanda. I truffatori hanno quindi mandato agli inventori falsi conti da paesi quali l'Irlanda, la Polonia o la Romania che gli ignari inventori hanno saldato, pensando fossero necessari per potersi registrare in quei paesi.
L'articolo di AD Nieuws* riporta inoltre che l'istituto dei mandatari olandesi consiglia di andare da un mandatario prima di pagare un conto.

*Fonte: AD Nieuws, Uitfinders de dupe van octrooiboeven, 24.12.2010

lunedì 17 gennaio 2011

Milano: Forum sulla Proprietà Intellettuale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico e la Camera di Commercio di Milano
hanno organizzato un Forum su brevetti e marchi registrati.

  • a Milano, Palazzo Turati – Via Meravigli, 9/b. Giovedì 27 gennaio 2011 - 8.30 - 13.00.

L'obiettivo è di incentivare i brevetti tra le imprese italiane, raccogliere proposte, idee e suggerimenti che rendano più efficaci brevetti e marchi, e lotta alla contraffazione.
L'ingresso è libero, per maggiori informazioni cliccate qui.

domenica 16 gennaio 2011

Corso sui marchi e brevetti

Fonte: tu-dresden.de
Il centro brevetti dell'università di Dresda (PIZ) in Germania, organizza corsi sui marchi e brevetti.

Il 19 gennaio 2011 si terrà un corso su come svolgere una ricerca brevetti, calibrata allo scopo (brevettare, ricerca mercato, analisi concorrenza) prefisso. In particolare verrà analizzata la classificazione brevetti, i vantaggi e gli svantaggi delle banche dati brevetti online, esempi di ricerca.

Il 26 gennaio 2011 verrà presentato un corso sulla ricerca dei marchi registrati. Questa si cconcentrerà sui seguenti punti:
  • Legislazione vigente sui marchi registrati
  • Come presentare domanda in Germania e all'estero
  • Come svolgere una ricerca tra i marchi registrati già esistenti
La lingua del corso sarà ovviamente il tedesco. Il corso è rivolto soprattutto agli studenti universitari e alle aziende della ex-Germania dell'est, che maggiormente necessitano di rafforzarsi sul tema proprietà intellettuale. Ovviamente però è aperto a tutti i cittadini europei e prevede il rifacimento di una seconda edizione in data da prefissarsi. Costo del corso: € 23,80. Per prenotare e maggiori informazioni telefonate allo 0049 351 463-32791.