Le imprese francesi sono in ritardo rispetto ai concorrenti stranieri nei brevetti internazionali. Lo scrive l'autorevole quotidiano francese, France soir*, sottolineando che mentre la società americana IBM a presentato in un anno 5900 brevetti internazionali (PCT), il gruppo PSA solo 1000.
Nessuna delle prime 50 aziende che hanno brevettato di più nel 2010 infatti sono francesi. Un vero colpo all'orgoglio nazionale transalpino. Una statistica dell'Ufficio Europeo Brevetti dichiara inoltre che chi deposita più brevetti europei sono gli americani, seguiti da tedeschi e giapponesi, mentre i francesi si contendono una quota di appena il 6,6% del totale. Un po' poco per un paese la cui lingua è ufficiale all'Ufficio Europeo Brevetti. Come spiegare questo declino?
Secondo l'articolo francese questo è dovuto al ritardo tecnologico dei francesi nel campo dell'elettronica, uno dei campi in cui si brevetta maggiormente negli ultimi anni. Inoltre in Francia non vi sono molte multinazionali, ma solo piccole e medie imprese che non posso permettersi il lusso di investire nei costosi brevetti europei.
Un altro problema è la scarsa cultura brevettuale in Francia. Gli europei, in generale, non sanno ancora dell'importanza dei brevetti per contrastare la concorrenza, specie nelle nuove tecnologie.
Per colmare il ritardo il governo francese si propone di aiutare le piccole e medie imprese nella preparazione dei brevetti, per aiutarli a cambiare mentalità. Purtroppo si può migliorare solo lentamente, dice Frédérc Lacave, specialista di brevetti al ministero dell'Industria francese. I brevetti francesi negli USA erano nel 2002 lo 0,36%, oggi sono 1,66%. Un piccolo passo è stato dunque fatto.
* La France en panne de brevets, France soir, 20 gennaio 2011.
Nessuna delle prime 50 aziende che hanno brevettato di più nel 2010 infatti sono francesi. Un vero colpo all'orgoglio nazionale transalpino. Una statistica dell'Ufficio Europeo Brevetti dichiara inoltre che chi deposita più brevetti europei sono gli americani, seguiti da tedeschi e giapponesi, mentre i francesi si contendono una quota di appena il 6,6% del totale. Un po' poco per un paese la cui lingua è ufficiale all'Ufficio Europeo Brevetti. Come spiegare questo declino?
Secondo l'articolo francese questo è dovuto al ritardo tecnologico dei francesi nel campo dell'elettronica, uno dei campi in cui si brevetta maggiormente negli ultimi anni. Inoltre in Francia non vi sono molte multinazionali, ma solo piccole e medie imprese che non posso permettersi il lusso di investire nei costosi brevetti europei.
Un altro problema è la scarsa cultura brevettuale in Francia. Gli europei, in generale, non sanno ancora dell'importanza dei brevetti per contrastare la concorrenza, specie nelle nuove tecnologie.
Per colmare il ritardo il governo francese si propone di aiutare le piccole e medie imprese nella preparazione dei brevetti, per aiutarli a cambiare mentalità. Purtroppo si può migliorare solo lentamente, dice Frédérc Lacave, specialista di brevetti al ministero dell'Industria francese. I brevetti francesi negli USA erano nel 2002 lo 0,36%, oggi sono 1,66%. Un piccolo passo è stato dunque fatto.
* La France en panne de brevets, France soir, 20 gennaio 2011.
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