Il Comitato "Legal Affairs" del Parlamento Europeo ha ricevuto l'incarico di definire gli ultimi dettagli del Brevetto Unico Europeo entro dicembre 2011 e di presentarlo al Consiglio*.
Il Brevetto Unico Europeo dovrebbe ridurre i costi di brevetto per le aziende dell' 80%, rendendo l'Europa più competitiva sul mercato globale e evitare le confusioni legali attualmente presenti a causa delle tante leggi nazionali sul brevetto.
I parlamentari coinvolti sono: B. Rapkay (S&D, Germania), R Baldassarre (EPP, Italia) e K. H. Lehne (EPP, Germania), nominati "rapporteur" nella creazione della bozza da presentare al Consiglio Europeo.
Tra i punti ancora aperti vi è quello della distribuzione delle tasse che le aziende pagano per ottenere un brevetto (a chi vanno? Ufficio Europeo Brevetti?, Stati Membri?) e quello delle lingue.
Il Brevetto Unico Europeo potrà essere presentato in qualunque lingua nazionale, però dovrà essere tradotto in seguito nelle tre lingue ufficiali (francese, tedesco inglese). R. Baldassarre ha richiesto una clausola speciale per le piccole imprese che include il rimborso spese ed altre facilitazioni.
Un altro punto aperto è quello di unificare le tante interpretazioni legali che ciascun stato europeo dà alla normativa sul brevetto. Lo scopo ultimo infatti è quello di decentralizzare e definire procedure e leggi chiare e univoche sul Brevetto Unico Europeo.
Spagna e Italia hanno deciso di restare fuori dal Brevetto Unico Europeo, però potranno entrarvi in qualunque momento in seguito.
*Forte: European Parliament, A step closer to an EU patent, Legal Affairs, 22-11-2011; Egovmonitor.com; Europolitics, 22 Nov. 2011.
Il Brevetto Unico Europeo dovrebbe ridurre i costi di brevetto per le aziende dell' 80%, rendendo l'Europa più competitiva sul mercato globale e evitare le confusioni legali attualmente presenti a causa delle tante leggi nazionali sul brevetto.
I parlamentari coinvolti sono: B. Rapkay (S&D, Germania), R Baldassarre (EPP, Italia) e K. H. Lehne (EPP, Germania), nominati "rapporteur" nella creazione della bozza da presentare al Consiglio Europeo.
Tra i punti ancora aperti vi è quello della distribuzione delle tasse che le aziende pagano per ottenere un brevetto (a chi vanno? Ufficio Europeo Brevetti?, Stati Membri?) e quello delle lingue.
Il Brevetto Unico Europeo potrà essere presentato in qualunque lingua nazionale, però dovrà essere tradotto in seguito nelle tre lingue ufficiali (francese, tedesco inglese). R. Baldassarre ha richiesto una clausola speciale per le piccole imprese che include il rimborso spese ed altre facilitazioni.
Un altro punto aperto è quello di unificare le tante interpretazioni legali che ciascun stato europeo dà alla normativa sul brevetto. Lo scopo ultimo infatti è quello di decentralizzare e definire procedure e leggi chiare e univoche sul Brevetto Unico Europeo.
Spagna e Italia hanno deciso di restare fuori dal Brevetto Unico Europeo, però potranno entrarvi in qualunque momento in seguito.
*Forte: European Parliament, A step closer to an EU patent, Legal Affairs, 22-11-2011; Egovmonitor.com; Europolitics, 22 Nov. 2011.
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