domenica 30 gennaio 2011

Brevetta il brevetto

Fonte figura: Espacenet
Il brevetto americano US 2008/0221912 rivendica come invenzione un metodo per brevettare.
Scrive l'inventore: "E' noto che i brevetti garantiscono il monopolio su di un'invenzione in genere della durata di 20 anni. [...] Un brevetto molto popolare è il brevetto europeo, concesso dall'Ufficio Europeo Brevetti [...] che viene pubblicato 18 mesi dopo la presentazione della domanda. [...] Sarebbe molto utile ritardare la data di pubblicazione e mantenere l'invenzione quanto più a lungo segreta."
L'inventore risolve il problema brevettando un brevetto "sottomarino" (submarine patent). Questo consiste nel inviare una domanda di brevetto all'Ufficio Europeo Brevetti, aspettare un mese, inviare una divisional identica al brevetto originario e non pagare le tasse per il brevetto iniziale, che decadrà.
Secondo l'inventore, ripetendo questa operazione ogni mese si potrà ritardare la pubblicazione del brevetto. Bisognerebbe sapere cosa ne pensano a proposito i funzionari dell'Ufficio Europeo Brevetti.

sabato 29 gennaio 2011

Più brevetti all'Ufficio Europeo Brevetti

L'EPO (Ufficio Europeo Brevetti) ha annunciato mercoldì scorso un aumento di domande di brevetto del 10%*. Secondo le statistiche il 39% delle domande di brevetto sono europee. Un analoga crescita è stata registrata per i brevetti concessi: +11%.

I dati sono promettenti, tuttavia il numero di domande di brevetto sono ancora inferiori a quelle registrate nel 2008, scrive Joff Wild nel suo blog**.
In generale tutti gli uffici brevetti hanno registrato un'aumento di domande di brevetto nel 2010, rispetto il 2009.

* 10% up - patent applications at the EPO on the rise again, EPO Press releases, 26 gennaio 2011.
** J. Wild, More filing means more money in the EPO's coffers, Blog Intellectual Asset Management

lunedì 24 gennaio 2011

VIPOS aiuta inventori e piccole imprese a brevettare

Fonte foto: VIPOS
VIPOS, (Virtual Intellectual Property Officer Services), è un sito web irlandese, sviluppato dalla società irlandese PatentNav, che da consigli su come brevettare un'idea. Come dice il nome, si tratta di un avvocato virtuale che aiuta nella procedura, risparmiando i costi di un brevetto. Si propone infatti come strumento "fai da te" per brevettare da soli.
Chi si abbona al sito (€ 2000,- all'anno), potrà presentare in Irlanda o Gran Bretagna domanda di brevetto, registrare marchi o chiedere consulenza strategica su come brevettare, senza l'aiuto di un mandatario. Sembra siano offerte anche ricerche sullo stato dell'arte.

domenica 23 gennaio 2011

Brevetti: la Francia è in ritardo

Le imprese francesi sono in ritardo rispetto ai concorrenti stranieri nei brevetti internazionali. Lo scrive l'autorevole quotidiano francese, France soir*, sottolineando che mentre la società americana IBM a presentato in un anno 5900 brevetti internazionali (PCT), il gruppo PSA solo 1000.

Nessuna delle prime 50 aziende che hanno brevettato di più nel 2010 infatti sono francesi. Un vero colpo all'orgoglio nazionale transalpino. Una statistica dell'Ufficio Europeo Brevetti dichiara inoltre che chi deposita più brevetti europei sono gli americani, seguiti da tedeschi e giapponesi, mentre i francesi si contendono una quota di appena il 6,6% del totale. Un po' poco per un paese la cui lingua è ufficiale all'Ufficio Europeo Brevetti. Come spiegare questo declino?

Secondo l'articolo francese questo è dovuto al ritardo tecnologico dei francesi nel campo dell'elettronica, uno dei campi in cui si brevetta maggiormente negli ultimi anni. Inoltre in Francia non vi sono molte multinazionali, ma solo piccole e medie imprese che non posso permettersi il lusso di investire nei costosi brevetti europei.
Un altro problema è la scarsa cultura brevettuale in Francia. Gli europei, in generale, non sanno ancora dell'importanza dei brevetti per contrastare la concorrenza, specie nelle nuove tecnologie.
Per colmare il ritardo il governo francese si propone di aiutare le piccole e medie imprese nella preparazione dei brevetti, per aiutarli a cambiare mentalità. Purtroppo si può migliorare solo lentamente, dice Frédérc Lacave, specialista di brevetti al ministero dell'Industria francese. I brevetti francesi negli USA erano nel 2002 lo 0,36%, oggi sono 1,66%. Un piccolo passo è stato dunque fatto.

* La France en panne de brevets, France soir, 20 gennaio 2011.

sabato 22 gennaio 2011

Brevetti in pratica: esempio di ricerca brevetti

Brevetto GB 2,447,086**
Supponiamo* di aver inventato una batteria per cellulare che si carica col movimento e di voler brevettare la nostra invenzione. Sappiamo che, prima d'investire, conviene controllare se la nostra invenzione non sia stata brevettata prima.

Riassumendo: la nostra invenzione: un cellulare la cui batteria si carica, con l'energia cinetica, ad esempio col movimento della mano.

E' un'invenzione nuova? E' già stata brevettata? Come trovare il brevetto?
Dalla banca dati brevetti Espacenet svolgiamo una ricerca brevetti usando le seguenti parole chiave:
  • mobile*, cell*, phone
    kynetic*, mov*, walk*, run*
    charg*, recharg*
In particolare, combinando in Espacenet le parole chiave  "mobile phone" charg* mov* troviamo il seguente brevetto inglese: GB2447086 pubblicato il 3 settembre 2008. Si tratta di una caricatore di batterie per cellulari o lettori mp3 e si carica col movimento, ad esempio camminando.
Esistono altri brevetti simili cinesi e coreani. Inoltre da Google ricerca per immagini, (parole chiave: mobile phone piezoelectric charger) scopriamo che l'invenzione è già in vendita.

*Fonte: IPR-Helpdesk Bulletin
** Fonte: Espacenet

giovedì 20 gennaio 2011

Brevetto Europeo senza l'Italia?

A seguito di opposizione di Italia e Spagna, l'Unione Europea si propone di andare avanti nel progetto di un brevetto unico senza questi due paesi. Lo ha confermato anche il presidente dell'Ufficio Europeo Brevetti*.

La Commissione Europea ha proposto di andare avanti comunque grazie ad un escamotage legale, la procedura della "cooperazione rafforzata". La Cooperazione rafforzata viene usata raramente nell'EU e consiste nel realizzare degli obiettivi dell'Unione, senza coinvolgere la totalità degli Stati membri, cioè escludendo gli Stati contrari. Un esempio di cooperazione rafforzata è ad esempio l'Euro, con la quale si è potuto realizzare l'obiettivo della moneta unica, nonostante l'opposizione della Gran Bretagna.

Questo porterebbe alla realizzazione di un brevetto unico senza l'Italia. Che cosa vuol dire per le aziende e i centri di ricerca italiani? Le conseguenze saranno che l'Italia non verrebbe inclusa nella domanda di brevetto col "nuovo brevetto europeo". In altre parole, gli inventori italiani, desiderosi di brevettare in Italia resteranno confinati alle due soluzioni tuttora in vigore: il brevetto italiano, che tutela un'azienda solo in Italia, oppure il vecchio brevetto oggi rilasciato dall'Ufficio Europeo Brevetti, molto più costoso e (comunque) in una delle tre lingue ufficiali dell'Ufficio Europeo Brevetti: tedesco, francese o inglese.

I motivi per i quali gli stati europei spingono ad un nuovo brevetto comune sono i seguenti:
Il deposito di una domanda di brevetto in Europa è un'operazione costosa e complicata e di conseguenza riservata alle società che dispongono di grossi capitali, ha detto Michel Barnier, commissario europeo per il mercato interno e i servizi. La situazione attuale è inaccettabile: a causa dei costi elevati gli inventori in media convalidano e tutelano i loro brevetti soltanto in 5 dei 27 stati membri dell'UE. Gli inventori europei non possono permettersi ulteriori ritardi. Ecco perché la Commissione propone che alcuni Stati membri possano proseguire il cammino verso un sistema comune di tutela dei brevetti e spero che col tempo tutti gli Stati membri aderiranno al nuovo sistema**.

Al seguente Link troverete tutte le informazioni sul brevetto europeo e lo stato d'avanzamento dei lavori.

* L'ENA, L'Europe a été capable de s'unir dans le domaine des brevets, Nr. 407, Dicembre 2010
** Press release IP/10/1714

mercoledì 19 gennaio 2011

Boom di brevetti sulle Nanotecnologie in Cina

Cina sempre più avanti anche nel settore delle nanotecnologie. L'articolo* francese "Magazine asie" rivela che i brevetti cinesi in questo campo sono passati dai 4600 del 2005 ai 12000 del 2009.
I brevetti non sono che la conseguenza degli investimenti del governo cinese mirati a sviluppare questo settore: più di 5 miliardi di yuan (760 milioni di dollari) tra il 2006 e il 2010, coi quali sono stati aperti tre centri di ricerca nazionali sulle nanotecnologie.

*Magazine Asie, Boom des nanotechnologies en Chine, 13.01.2011, www.paperblog.fr

martedì 18 gennaio 2011

Inventori vittime di truffatori di brevetti

Gli inventori olandesi sono stati truffati di migliaia di euro. Leggendo sulle banche dati online i brevetti pubblicati dall'ufficio brevetti olandese, è possibile infatti conoscere se e in quali stati sarà richiesto un brevetto relativo l'invenzione appena brevettata in Olanda. I truffatori hanno quindi mandato agli inventori falsi conti da paesi quali l'Irlanda, la Polonia o la Romania che gli ignari inventori hanno saldato, pensando fossero necessari per potersi registrare in quei paesi.
L'articolo di AD Nieuws* riporta inoltre che l'istituto dei mandatari olandesi consiglia di andare da un mandatario prima di pagare un conto.

*Fonte: AD Nieuws, Uitfinders de dupe van octrooiboeven, 24.12.2010

lunedì 17 gennaio 2011

Milano: Forum sulla Proprietà Intellettuale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico e la Camera di Commercio di Milano
hanno organizzato un Forum su brevetti e marchi registrati.

  • a Milano, Palazzo Turati – Via Meravigli, 9/b. Giovedì 27 gennaio 2011 - 8.30 - 13.00.

L'obiettivo è di incentivare i brevetti tra le imprese italiane, raccogliere proposte, idee e suggerimenti che rendano più efficaci brevetti e marchi, e lotta alla contraffazione.
L'ingresso è libero, per maggiori informazioni cliccate qui.

domenica 16 gennaio 2011

Corso sui marchi e brevetti

Fonte: tu-dresden.de
Il centro brevetti dell'università di Dresda (PIZ) in Germania, organizza corsi sui marchi e brevetti.

Il 19 gennaio 2011 si terrà un corso su come svolgere una ricerca brevetti, calibrata allo scopo (brevettare, ricerca mercato, analisi concorrenza) prefisso. In particolare verrà analizzata la classificazione brevetti, i vantaggi e gli svantaggi delle banche dati brevetti online, esempi di ricerca.

Il 26 gennaio 2011 verrà presentato un corso sulla ricerca dei marchi registrati. Questa si cconcentrerà sui seguenti punti:
  • Legislazione vigente sui marchi registrati
  • Come presentare domanda in Germania e all'estero
  • Come svolgere una ricerca tra i marchi registrati già esistenti
La lingua del corso sarà ovviamente il tedesco. Il corso è rivolto soprattutto agli studenti universitari e alle aziende della ex-Germania dell'est, che maggiormente necessitano di rafforzarsi sul tema proprietà intellettuale. Ovviamente però è aperto a tutti i cittadini europei e prevede il rifacimento di una seconda edizione in data da prefissarsi. Costo del corso: € 23,80. Per prenotare e maggiori informazioni telefonate allo 0049 351 463-32791.