domenica 27 febbraio 2011

Needle: motore di ricerca multiplo

Fonte figura: http://keros.inl.gov/main
Needle è un motore di ricerca che opera simultaneamente in più database.
Sviluppato dalla Idaho National Laboratory (INL), è gratuito (ma non sempre le pubblicazioni) e ideale per chi vuole svolgere una ricerca d'anteriorità brevetti.
Ad esempio, volendo fare una ricerca dello stato dell'arte sull'argomento "legno liquido", basta digitare nel sistema il termine corrispondente in lingua inglese:
  • Liquid wood
e come si vede dalla figura, Needle ha trovato circa 344 documenti (non necessariamente brevetti).  Non sono poi così tanti, Google trova oltre 7 milioni di risultati per la stessa ricerca. Però al contrario di Google, si tratta per lo più di documenti scientifici, provenienti da università e centri di ricerca.
Infatti Needle opera tra le seguenti banche dati:
  • National Nuclear Archiv
  • OCLC WorldCat
  • OSTI Information Bridge
  • OSTI Energy Citations
  • OSTI Conference  Information
  • OSTI Geothermal
  • OSTI Freedom
  • OSTI Hydropower
  • OSTI DOE Patents
  • Google
  • Wikipedia
  • Yahoo!
  • Bing
  • PubMed

sabato 19 febbraio 2011

Inventore sconfigge multinazionale

Talvolta gli inventori non si lasciano scoraggiare neppure se hanno come avversario una multinazionale come L'Oréal.

Nel 2001 un inventore tedesco, Friedrich Maindok, fondò una società, la MY DOC GmbH, con sede a Dortmund, per produrre e vendere nuovo tonico per capelli. Nel 2005, dopo anni di lavoro in collaborazione con dermatologi, per lo sviluppo dell'invenzione,  ottenne il brevetto europeo dall'Ufficio Europeo Brevetti. Sembrava che tutto andasse per il meglio, quando, un giorno prima della scadenza dei termini per presentare opposizione al brevetto*, l'Oréal di Parigi citò in giudizio l'invenzione protetta da brevetto.

Il mandatario di Maindok non si lasciò intimorire: abbiamo ottenuto il brevetto e lo manterremo. Anche l'inventore, spaventato ma orgoglioso che una azienda così famosa si occupasse di lui, decise di non arrendersi. La causa, durata 6 anni, ha portato l'inventore neo-imprenditore quasi sul lastrico: 400.000 € di spese giudiziarie, senza tener conto che nessuna impresa era disposta in quel periodo a vendere o produrre la sua invenzione poiché v'era una causa aperta sul brevetto.

Il 16 gennaio del 2011 è arrivata la sentenza del tribunale dell'Ufficio Europeo Brevetti: l'inventore ha avuto ragione sul gigante. Ora non gli resta che commercializzazione della sua invenzione in tutto il mondo**.
*nove mesi dalla data di pubblicazione del brevetto.
** www.wallstreet-online.de

venerdì 18 febbraio 2011

Il Parlamento Europeo approva il brevetto UE

Il Parlamento europeo ha votato in favore al brevetto unico europeo (471 voti a favore, 160 contrari e 42 astenuti). La decisione finale spetterà ora al Consiglio che si riunirà il 9-10 marzo e voterà la decisione durante Consiglio dei ministri europei sulla competitività*: non ci si aspetta se non una formale conferma di quanto già deciso in Parlamento.
Italia e Spagna sembrano dunque isolate dal processo di cooperazione rafforzata sul brevetto UE. Resta però una speranza: l'8 marzo, un giorno prima della riunione del Consiglio,  la Corte di Giustizia Europea si pronuncerà sulla legalità del brevetto europeo trilingue.

Esiste già una conclusione dell'Avvocato generale contraria al brevetto UE, in quanto non compatibile coi trattati UE. Secondo la rivista EurActiv, la corte di giustizia europea segue all'80% le conclusioni dell'Avvocato generale. Se questo è il caso, il brevetto europeo sarà bloccato evitando l'esclusione dell'Italia da un brevetto unico europeo.
Per evitare di fermare ancora una volta il processo, che danneggia da decenni tutte le aziende europee, i parlamentari europei potrebbero invece proporre un brevetto unico nella sola lingua inglese.
Una soluzione non solo sostenuta da Italia e Spagna, ma anche più economica e semplice a vantaggio dell'industria europea.

Ricapitolando:
  • 15 febbraio 2011: il Parlamento Europeo approva la cooperazione rafforzata sul brevetto UE
  • 8 marzo 2011: la Corte di Giustizia Europea deciderà sul regime giurisdizionale del brevetto UE
  • 9-10 marzo 2011: il Consiglio UE si pronuncerà sul brevetto UE
* Fonti: www.pharmatimes.com, EurActiv

sabato 12 febbraio 2011

Come vendere un'invenzione senza farsi truffare

Pensi di aver avuto un'idea geniale per un nuovo prodotto o servizio?
Non sei il solo.

Ogni anno migliaia di persone in tutto il mondo cercano di sviluppare e mettere sul mercato invenzioni nuove.
Alcuni cercano di vendere la loro invenzione a qualche produttore che potrebbe acquistare l'invenzione in cambio di royalties. Purtroppo trovare queste aziende è difficile. Per questo motivo ogni anno migliaia di inventori si rivolgono a delle imprese specializzate nel promuovere nuove idee.
Alcune di queste sono state anche presentate in passato in questo blog.
Talvolta, purtroppo, gli inventori pagano queste società per sviluppare, brevettare e vendere la loro invenzione... ma non sempre queste lavorano a vantaggio del loro cliente. Persone senza scrupoli e società poco serie si approfittano dell'entusiasmo dell'inventore in cerca di potenziali compratori

Siccome questo fenomeno è molto diffuso negli USA, l'associazione consumatori americana ha pubblicato una brochure* per proteggere gli inventori da questi abusi. Il testo, riassunto qui brevemente, spiega come vendere un'invenzione:
  • Molto spesso le società che aiutano gli inventori a vendere, s'offrono di valutare l'invenzione gratuitamente, vantando contatti privilegiati con aziende produttrici che potrebbero acquistare il brevetto in seguito. In tal caso, chiedete quali sono le aziende che potrebbero comprare la vostra invenzione e verificate di persona se esiste un reale contatto tra la società e l'azienda promotrice. 
  • Molte ricerche di mercato sull'invenzione, svolte da queste aziende, sono fasulle e "positive". Ricordate che le aziende americane serie non chiedono mai anticipi in denaro per promuovere la vostra invenzione, ma solo dopo, in caso di successo. Se una società di promozione è entusiasta delle vostre invenzioni e sul suo potenziale di vendita, ma vuole un congruo anticipo, meglio cambiare partner.
  • La brochure inoltre informa inoltre sulla legislazione americana che protegge gli inventori che si rivolgono a questo tipo di società (The American Inventors Protection Act del 1999) che però non ha alcun valore in Italia. Inoltre negli USA è possibile denunciare il truffatore in un apposito reparto dell'Ufficio Brevetti Americano (USPTO).
Altri consigli utili:
  • Chiedere sempre le referenze: inventori soddisfatti del servizio (attenzione ai testimoni fasulli!)
  • Controllate se il contratto coincide con quanto accordato oralmente.

*Federal Trade Commission (FTC); FACTS for Consumers, Invention Promotion Firms, Ottobre 2003.

venerdì 4 febbraio 2011

Brevetto EU: l'Italia protesta

Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, si è opposto alla decisione dell'EU di creare un brevetto europeo senza l'Italia.
In una lettera al presidente del summit EU, Herman van Rompuy, e al presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, scrive che è necessario raggiungere un accordo tra tutti i 27 paesi membri, per evitare sbilanciamenti e distorsioni nel mercato interno*.
La lettera, datata 28 gennaio 2011, esprime la posizione dell'Italia riguardo il summit di venerdì sulla politica energetica e innovazione.
La maggior parte degli stati membri concordano sul brevetto comune trilingue, tuttavia l'Italia, appellandosi alla opinione (negativa) della corte di giustizia europea sulla legalità del progetto, potrebbe bloccare il processo.

*fonte: www.earthtimes.org

giovedì 3 febbraio 2011

Video: Pantros IP, come usare i brevetti

Il seguente video (in inglese) presenta Pantros IP, una società che svolge ricerca e analisi brevettuale per le aziende. Sebbene sia la pubblicità dei servizi offerti, spiega molto bene l'importanza della ricerca brevettuale, come farla, e dei vantaggi da essa derivati per una azienda.



mercoledì 2 febbraio 2011

L'Ufficio Brevetti Giapponese cambia logo

Per festeggiare i 125 anni di attività, l'Ufficio Brevetti Giapponese (JPO) cambia simbolo.
La "j" è stata stilizzata per rappresentare un omino, simbolo dell'attitudine dell'Ufficio brevetti ad ascoltare gli inventori e a prestare loro un servizio di alta qualità. L'ovale azzurro invece raffigura l'intelligenza e il sistema brevettuale che sta diventando sempre più globale.