giovedì 8 aprile 2010

Brevetti "verdi" e effetto serra

Il riscaldamento globale dovuto all'effetto serra coinvolge i Governi di tutto il mondo, anche a livello brevettuale.
L'Ufficio Europeo Brevetti ha terrà un forum dal tema "Brevetti e cambiamenti climatico" il 28 e 29 Aprile a Madrid. L'argomento sarà come incentivare lo sviluppo di energie rinnovabili tramite il brevetto. L'Unione Europea si è prefissata l'obiettivo di produrre energia pulita per almeno il 20% del totale necessario al continente.
L'Ufficio brevetti americano invece ha promosso un programma dal nome "Green Technology Pilot Program" per incentivare soluzioni contro il riscaldamento globale, ad esempio l'invenzione dello sfruttamento di nuove energie rinnovabili. Per partecipare basta indicare, al momento di presentare la domanda di brevetto, che l'invenzione da tutelare serve a risolvere uno dei problemi indicati dal "Green Technology Pilot Program". Le domande vanno inoltrate entro l'8 dicembre 2010.Quali sono le invenzioni "verdi" brevettate? Facendo una rapida ricerca su Espacenet, se ne trovano di interessanti:
  • Il brevetto europeo numero EP2164803, della azienda americana Carbon Sciences Inc, descrive un apparecchio che trasforma l'anidrite carbonica in carburante. Il brevetto spiega come le molecole di CO2 vengono trasformate in H2O (acqua) e molecole di carburante.
  • Il brevetti americani US2009241938 appartiene ad una serie di brevetti che tutelano un generatore di elettricità che funziona ad energia solare: degli specchi concentrano i raggi solari su dei recipienti d'acqua disposti su delle torri. Il vapore viene poi convogliato in delle turbine che azionano un generatore elettrico. Con questo brevetto è stata fondata la ditta eSolar. Il sito della loro azienda spiega in dettaglio come funziona l'invenzione.
  • Gli inventori HICKEY ROBERT, DATTA RATHIN, TSAI SHIH-PERNG e BASU RAHUL hanno invece brevettato un'invenzione che consiste in un impianto che produce etanolo dai rifiuti organici più vari. Il loro brevetto, US2008305540, ha il vantaggio che non sono necessari rifiuti organici commestibili, a vantaggio delle colture agricole.

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